Nel mondo del business esiste un individuo che opera in media dalle 10 alle 12 ore al giorno. Solitamente è il primo ad arrivare in ufficio e spesso è l’ultimo ad andarsene.
Per lui i giorni di ferie sono una rarità e quando li prende, il suo pensiero è inevitabilmente concentrato sul lavoro. Anche quando la salute viene meno si presenta in azienda e, se proprio non può, cerca di gestire tutto da casa.
La sua è una figura fondamentale, poiché ogni decisione passa attraverso di lui o viene presa da lui.
Di chi stiamo parlando?
Siamo sicuri che avrai capito benissimo…
Parliamo dell’imprenditore, che dedica la maggior parte del suo tempo a molti compiti operativi piuttosto che concentrarsi sulla gestione strategica dell’azienda.
E a questo punto la domanda sorge spontanea….
Nella tua azienda agisci come imprenditore o ti comporti da semplice dipendente?
Ogni imprenditore, nella sua azienda può ricoprire tre ruoli distinti, con diversi compiti e responsabilità:
L’imprenditore
Il Manager
Il Tecnico
Vediamoli uno per uno…
L’Imprenditore
L’Imprenditore è la persona con una visione panoramica dell’azienda, che identifica e crea opportunità di business. Questo ruolo richiede coraggio, ma anche una mentalità flessibile e aperta alle novità.
L’Imprenditore lavora per plasmare il futuro dell’azienda, anticipa le tendenze di mercato e cerca nuovi modi per soddisfare le esigenze dei clienti.
Il suo obiettivo è costruire un’impresa duratura, capace di affrontare le sfide e in continua crescita.
Il Manager
Il ruolo del Manager è molto importante per dare una struttura all’azienda e garantirne l’efficienza nell’organizzazione delle risorse umane e la gestione delle operazioni quotidiane.
Il Manager coordina i reparti, assegna responsabilità, definisce obiettivi e monitora i progressi. Questo ruolo richiede abilità di leadership, comunicazione e problem solving.
Il Manager tiene insieme i vari elementi dell’organizzazione e garantisce che i processi siano ottimizzati per massimizzare la produttività e la qualità.
Il Tecnico
Il Tecnico si concentra sulla competenza tecnica e l’esecuzione precisa delle mansioni.
Il ruolo del Tecnico è fondamentale per garantire la qualità dei servizi (o prodotti) offerti dall’azienda, ma se un imprenditore si focalizza eccessivamente su questo aspetto, rischia di perdere di vista le opportunità di crescita e innovazione.
Imprenditore, Manager o Tecnico?
In quale ruolo ti riconosci di più?
Devi sapere che è molto facile cadere in questa trappola perché magari sei immerso nei compiti operativi invece di concentrarti sulla strategia, sulla visione e sulla crescita aziendale.
Per comprendere meglio questa dinamica, immagina di essere il capitano di una nave.
Se ti focalizzi solo sulle operazioni di manovra o, peggio ancora, assumi anche i compiti di macchinista e trascuri la definizione di una rotta e la presa di decisioni strategiche, la nave viaggerà senza una chiara direzione.
Analogamente, se come imprenditore ti immergi eccessivamente nelle operazioni quotidiane, l’azienda rischia di smarrire la sua direzione.
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Quando l’Imprenditore frena la crescita della sua azienda
Spesso l’imprenditore, senza rendersene conto, può diventare un ostacolo per la crescita della sua impresa.
La presenza costante e il coinvolgimento eccessivo in ogni attività, possono limitare l’autonomia dei dipendenti e rallentano la capacità dell’azienda di espandersi.
Ovviamente, in una piccola realtà questa dinamica è quasi inevitabile e, se hai pochi dipendenti, sarai costretto a svolgere diversi ruoli operativi all’interno dell’azienda.
Ma questa condizione persiste anche in aziende molto più grandi ed è alimentata da due fattori principali:
L’imprenditore ha paura di delegare
L’imprenditore ragiona come un artigiano
L’imprenditore ha paura di delegare
Spesso la paura di delegare è legata al terrore di perdere il controllo del proprio business e alla mancanza di fiducia verso i propri dipendenti.
Molti imprenditori sono troppo coinvolti nell’operatività perché pensano che solo con il proprio modo di fare otterranno risultati positivi.
Un altro fattore che sfavorisce la delega è la mancanza di tempo per formare un altro membro del team e che porta all’atteggiamento del “faccio prima a occuparmene io!”.
La realtà è che la paura di delegare, limita il tempo e le risorse dell’imprenditore, crea una dipendenza da lui e può diventare un freno per la crescita aziendale.
Ad esempio, se il titolare è assente l’impresa potrebbe fermarsi per l’incapacità di compiere certe attività.
L’imprenditore ragiona come un artigiano
Un altro fattore che limita il successo di un’azienda è l’eccessiva attenzione a far sì che il proprio servizio (o prodotto) sia il migliore sul mercato.
Per spiegare meglio questo concetto facciamo l’esempio pratico di un consulente finanziario che apre il suo studio e nel corso degli anni si costruisce una credibilità e un servizio eccellenti.
Oggi, grazie ai successi ottenuti, è a capo di una realtà molto più strutturata e importante. Siccome ha sempre curato ogni aspetto del suo business, proprio come un artigiano, questo può rendere difficile il passaggio ad un approccio più strategico che operativo.
Il problema è che il valore del servizio (o del prodotto) non deve dipendere solo dalla competenza dell’imprenditore. L’obiettivo è raggiungere una qualità adeguata grazie ad un team competente e processi ben definiti.
L’attaccamento all’artigianalità confonde l’imprenditore, spesso lo allontana dal ruolo di leader e lo imprigiona in ruoli operativi, rallentando la capacità di crescita dell’azienda.
L’Importanza di avere una prospettiva Imprenditoriale
In un altro articolo del blog intitolato “La Ruota del business”, abbiamo presentato il modello che rappresenta le diverse aree aziendali come i raggi di una ruota strettamente interconnesse tra di loro e dipendenti l’una dall’altra. Quando un’area non funziona, automaticamente ne risentono tutte le altre.
Tra queste aree c’è quella legata al prodotto o servizio che, come detto nel paragrafo precedente, impegna la gran parte del tempo di un imprenditore.
Questo non vuol dire che devi prestare meno attenzione alla qualità del tuo servizio (o prodotto), ma devi sapere che una prospettiva di crescita richiede dei cambiamenti interni e una mentalità diversa.
Come imprenditore devi essere pronto a delegare e a creare una struttura organizzativa robusta che supporti sia la crescita che l’autonomia.
Dovrai essere il leader che, grazie ad una visione di medio-lungo periodo, affronta i cambiamenti e sfrutta le opportunità del mercato.
Conclusione
Riconoscere e superare la paura di delegare e la mentalità da artigiano è una parte fondamentale dell’evoluzione imprenditoriale.
Per lasciarsi alle spalle questi limiti è fondamentale investire nella formazione e nello sviluppo di un team coeso, così da assegnare le attività con maggiore sicurezza.
Inoltre è bene stabilire processi chiari e procedure standardizzate per mantenere la coerenza e la qualità, riducendo la paura di perdere il controllo.
Poi si iniziano a delegare i compiti iniziando da quelli meno complessi, per poi aumentare gradualmente.
All’interno dell’azienda ogni decisione deve essere valutata anche dal punto di vista della scalabilità, perché quello che funziona oggi dovrà funzionare anche con la crescita dell’impresa.
Questo richiede una struttura organizzativa chiara ed efficace, che supporti la crescita senza compromettere l’efficienza.
Per molti imprenditori questo è un cambio di mentalità che richiede sforzo, tempo e consapevolezza, ma si rivela essenziale per sbloccare il vero potenziale dell’azienda.
Pensa che negli ultimi anni abbiamo collaborato con decine e decine di imprese che erano bloccate e dipendenti dalla figura dell’imprenditore che noi definiamo “tuttofare”.
Grazie a riunioni periodiche e ad interventi all’interno dell’azienda, siamo riusciti a liberare il potenziale inespresso di queste realtà anche senza stravolgerle o stressare il management e i vertici aziendali.
Se anche tu vuoi raggiungere questo obiettivo nel medio-lungo periodo:
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